CHI SIAMO

L’aumento delle patologie croniche con la loro attuale incurabilità, le continue emergenze infettive con fenomeni associati di farmaco-resistenza in medicina umana e veterinaria, l’esigenza di utilizzare sostanze naturali a difesa dell’ambiente e dell’alimentazione nell’industria conserviera, la progressiva penuria di farmaci, soprattutto antimicrobici, lo scarso coinvolgimento delle grandi industrie nei farmaci orfani, l’incremento di allergie e reazioni farmacologiche dannose inattese, hanno sollecitato sempre più il mondo scientifico alla ricerca di nuove classi di molecole sicure ed efficaci nel campo del “naturale”.

Infatti l’ampio spettro di attività biologiche presentato dalle sostanze e/o molecole di origine naturale, tra cui gli oli essenziali (ad oggi 26.241 pubblicazioni “indexate” su PUBMED solo per quest’ultimi, dati disponibili all’indirizzo https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/, ultima consultazione 19 settembre 2022) ha attirato vari enti di ricerca, tra cui importanti Enti finanziatori quali la Comunità Europea e i National Institutes of Health (NIH) statunitensi che hanno dedicato speciali sezioni a questa materia, spesso in combinazione con ricerca sui nanomateriali con la prospettiva di trovare nuove soluzioni terapeutiche e/o preventive. Il numero di brevetti recentemente depositati sulla scoperta e l’uso di principi e formulazioni di prodotti a base di sostanze naturali è in continuo aumento: nell’ INternational PAtent DOCumentation DataBase che contiene i dati di più di 95 organizzazioni brevettuali, tra cui the European Patent Office (EPO) e il World Intellectual Property Organization (WIPO), si contano ad oggi 8.920 brevetti solo per gli oli essenziali con applicazioni in svariati campi (ultima consultazione 19 settembre 2022).
Circa dieci anni fa, proprio per comprendere lo stato dell’arte e le potenzialità biologiche degli oli essenziali, sostanze vegetali aromatiche, e razionalizzare le ricerche già in atto, stimolandone nel contempo di nuove, fu organizzata a Roma una giornata di studio (23 novembre 2012) presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), coordinata dalla dottoressa Francesca Mondello del Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate dell’ISS, dal professor Paolo Campagna, docente coordinatore del corso di perfezionamento in Fitoterapia dell’Università della Tuscia di Viterbo, e dal professor Giacinto Bagetta del Dipartimento farmacobiologico dell’Università della Calabria di Rende Cosenza. Lo scopo ultimo di questa giornata di studio fu quello di promuovere in Italia uno studio multidisciplinare e interdipartimentale sugli oli essenziali, grazie all’istituzione di un’Associazione Nazionale, per dimostrare la prospettiva di nuove soluzioni preventive e/o terapeutiche e per poter superare alcune aree di criticità largamente presenti nel settore . Si evinceva in particolare la necessità di standardizzare i metodi di estrazione (buone pratiche di preparazione), quella dell’uso
di appropriati criteri di qualità delle varie metodiche in vitro e l’importanza di trarre ulteriori conferme scientifiche (studi preclinici, clinici e farmacocinetici) dalle evidenze empiriche terapeutiche provenienti dalla medicina tradizionale. Inoltre, stimolare ulteriori studi sul ruolo sinergico degli oli essenziali con altri farmaci di sintesi allo scopo di migliorare l’indice terapeutico di alcuni medicamenti (es. antifungini, antitumorali), spesso tossici per l’ospite alle dosi impiegate. Poiché “tutto ciò che è naturale non è sempre innocuo”, fu posta particolare attenzione alla promozione dello studio rigorosamente scientifico nell’ambito dell’efficacia e della sicurezza degli stessi oli essenziali e/o dei vari componenti del fitocomplessi e le loro interazioni “interne”(sinergie o antagonismo), allo scopo di dare sempre più garanzie al cittadino nell’ottica del raggiungimento
della salute.

Ecco quindi che fu costituita a Roma, il 25 gennaio 2013, presso l’ISS, attuale sede legale, la Società Italiana per la Ricerca sugli Oli Essenziali (S.I.R.O.E.), con il coinvolgimento di almeno 20 Università italiane, alcuni Dipartimenti dell’ISS, del Consiglio Nazionale delle Ricerche ( CNR) e CRA (oggi CREA: Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi per l’economia agraria) e molti professionisti in ambito sanitario. La neonata associazione senza scopo di lucro S.I.R.O.E., sostenuta dai membri del Consiglio Direttivo con le loro prestigiose pubblicazioni e competenze nel settore agronomico, botanico, fitopatologico, biochimico, microbiologico, farmacologico, biomolecolare e tecnico- farmaceutico, si propose come punto di riferimento e di coinvolgimento per gli addetti e i cultori del settore nazionale con l’auspicio di una vasta adesione nel campo della ricerca scientifica. Tutto ciò mettendo sempre in evidenza che il criterio fondamentale di valutazione dell’attività scientifica e di ricerca è sempre la qualità dei risultati ottenuti, data dalla loro originalità, innovatività, riproducibilità, importanza e rigore senza trascurare la molteplicità e differenziazione dei temi di ricerca e dell’interdisciplinarietà.